Era consuetudine, in passato, che il pane fosse preparato in casa dalle madri di famiglia. Le donne lavoravano grosse forme che avrebbero sfamato i loro figli anche per una settimana. Solo a questo punto il pane era portato al forno per essere cotto. Al fine di evitare che le forme si confondessero tra loro, il fornaio le timbrava ad una ad una con le iniziali della famiglia. Per fare ciò utilizzava dei timbri in metallo che solitamente erano appesi al muro e disposti in fila. Prima di allora erano gli uomini di casa che, grazie ad un’abilità manuale ormai perduta, intagliavano dei pezzi di legno per farne il proprio marchio. Molto spesso si trattava di vere e proprie sculture in miniatura, con figure che si rifacevano al cognome della famiglia o ad un soprannome.
Sulla base di questa antica pratica, Davide Vulpio ha disegnato un timbro da pane dettagliatissimo e ingegnoso, nel quale sono rappresentate le diverse fasi di lavorazione del molino. Molto felici di questo regalo, lo pubblichiamo qui.